Alessandro Verri. La bottega romana (e romanzesca) di un “antiquario”

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Attraverso un’attenta e circostanziata analisi estetica dei tre romanzi composti da Alessandro Verri a Roma (Le avventure di Saffo poetessa di Mitilene, Le notti romane e La vita di Erostrato), massimi esempi italiani della cosiddetta “letteratura antiquaria”, il volume di Antonella Brancaccio restituisce un variegato panorama delle tendenze artistico-letterarie dominanti nell’ambiente romano di fine Settecento-inizio…

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Descrizione

Attraverso un’attenta e circostanziata analisi estetica dei tre romanzi composti da Alessandro Verri a Roma (Le avventure di Saffo poetessa di Mitilene, Le notti romane e La vita di Erostrato), massimi esempi italiani della cosiddetta “letteratura antiquaria”, il volume di Antonella Brancaccio restituisce un variegato panorama delle tendenze artistico-letterarie dominanti nell’ambiente romano di fine Settecento-inizio Ottocento: il rovinismo letterario, il motivo dell’anticomania vissuto con entusiasmo e malinconia, la riscoperta della classicità, il manifestarsi dei primi segnali di rivolta, la ricerca di un ideale supremo di armonia ispirato all’estetica neoclassica di Winckelmann e, nel contempo, la presenza di un gusto letterario che si apre al tenebroso, all’orrorifico, proveniente dall’influenza esercitata dai testi preromantici d’oltralpe. Lo studio, in sostanza, presenta l’insanabile conflitto tra antico e moderno, tra continuità e innovazione che interessa gli intellettuali nel cruciale passaggio dal secolo dei Lumi a quello della Restaurazione.
I testi e l’iter biografico-culturale dello scrittore milanese, ex-redattore del «Caffè» ed esponente di spicco dell’Accademia dei Pugni, divengono così una sorta di specchio nel quale si riflette con «formidabile icasticità l’affascinante incertezza che caratterizza ogni fin de siècle, allorché un’era prossima all’estinzione guerreggia senza soste contro la rivale nascente».
Proprio in virtù di queste contraddizioni – che il lavoro, mediante un’accurata e, insieme, frammentata indagine documentaria mira a far emergere – l’opera di Alessandro Verri diviene lo specchio di un’intera epoca storica “di confine”.

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