Hitchcock e quei bravi ragazzi di Hollywood

Il Da Vinci del cinema: non è tutto oro quello che luccica. Il saggio semiserio di Antonello Altamura.

Milano – E’ uscito in libreria e sulle piattaforme online il saggio dal titolo “Hitchcock e quei bravi ragazzi di Hollywood”, scritto da Antonello Altamura e pubblicato da Diamond Editrice

Non un classico saggio ma una guida semiseria sui lati oscuri di Hitchcock e dello Star system che accompagna tutti (non solo gli esperti della materia) alla scoperta di un mondo di sogno ma inquietante al contempo; non è tutto oro quello che luccica.

Nella civiltà dei riflettori, Hitchcock non era né bello né ricco ma ha dimostrato di possedere molto di più: genio, carisma e gusto, quello che ciascuno di noi potrebbe possedere ma non ha il coraggio di affrontare per paura di incontrarsi veramente, magari stupendosi (nel senso più piacevole).

Dichiara Antonello Altamura: “Son sempre stato attirato dai misteri irrisolti; Hitchcock è un artista/mostro eterno dalle infinite sfaccettature”.

Riguardo al titolo, afferma l’autore: “E’ nato perché in contrasto con l’aplomb inglese; sentivo che il Mostro Sacro era un domatore di belve feroci nella pista di un circo”.

Tra le pagine danzano parole come bellezza e paura, potere e star system. Da sempre il potere celebra la bellezza.

Nello show-business, la bellezza e la celebrità nascondono retroscena di mistero e inquietudine. Il Saggio si configura come una raccolta di storie che ritraggono gli attori più celebri di Hollywood a riflettori spenti, quando le star, di fronte allo specchio fanno a meno del make-up scoprendo le loro fragilità.

Una lettura intrigante che si rivolge a cinefili, amanti del mistero, del glamour e agli addetti ai lavori cine-televisivi.

Ufficio stampa di Antonello Altamura
Mauro Caldera MCPress

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